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Il 4 agosto 1974 una bomba esplode sul treno Italicus all'altezza della stazione di San Benedetto Val di Sambro. Non è il primo attentato che si verifica sui treni, ma il più grave sino a quel momento: dodici morti e quarantotto feriti. La procura di Bologna indagherà e gli esiti della prima istruttoria sull'Italicus verranno annunciati agli italiani dal notiziario mattutino del 2 agosto 1980, in un tragico concatenarsi di eventi, poco prima che la micidiale deflagrazione alla stazione di Bologna lasci tra le macerie ottantacinque morti e più di duecento feriti. Sono anni difficili per l'Italia, e per chi si trova, da magistrato, a dover sbrogliare una matassa i cui fili conducono in molteplici direzioni, fino a lambire le zone grigie di alcuni apparati dello stato. Portare avanti le istruttorie può diventare un percorso a ostacoli in cui destreggiarsi tra mitomani e depistatori.